Antica Enotria: Luigi Di Tuccio, il respiro della terra



Terra Mia: Da sempre l’uomo e il vino hanno avuto storie parallele ma negli ultimi anni fare il vignaiolo è divenuto un mestiere d'arte.
La nuova consapevolezza del rispetto per la natura e la tutela dell’ambiente impongono al produttore obblighi etici e morali. Oggi più che mai rispettare il ciclo di un ecosistema vitale tra vigna, uomo e territorio significa fare vino secondo natura ed essere custodi di un territorio. Fare vino è un lavoro di passione, sacrificio e attesa. 
Ecco alcuni esempi di produttori di sogni e di vino vicino a me per luoghi e radici.

Antica Enotria, la organic wines farm, come ama definire la sua azienda Luigi, è stata una delle primissime aziende pugliesi a regime biologico. Fondata dal padre Raffaele, l'attività ha sede nella settecentesca masseria "Contessa Staffa". Quello che conta per Luigi Di Tuccio e sua moglie Valentina è il "respiro" della terra che rispettano e coltivano come scelta di vita e non come strategia di marketing. Il vino e le conserve esportati in tutto il mondo sono un punto di arrivo della migliore agricoltura fino ad ora realizzata nella piana del Tavoliere.
 



Viticoltori si nasce o si diventa? E come nasce il desiderio di coltivare un vigneto?
Non importa se ci nasci o se lo diventi, la viticoltura è passione e amore per la terra e per il vino. Solo quell’amore ti dà la forza di lavorare in vigna in tutte le stagioni, di rischiare il raccolto per un’annata storta e ripartire da zero, quella è la passione che ti riempie il cuore quando vedi il tuo lavoro diventare un buon vino.


Descrivici in tre righe il tuo terroir e la tua filosofia di produzione.
Il nostro è un terroir sorprendente per la freschezza e la sapidità che riesce a conferire ai nostri vini, tesi, snelli ma profondi, persistenti ed eleganti. La nostra filosofia gira tutta attorno ad un concetto: il rispetto che dà equilibrio e armonia. Rispetto del terroir, del vitigno, della natura, dei tempi che la natura ci chiede, dei nostri collaboratori e dei nostri vicini.


Dove sei più felice, in un vigneto o in una cantina? 
In vigna, nella nostra vigna bio, dove regna l’armonia della natura.


Qual è ad oggi il tuo traguardo più grande? 
La sana ambizione di chi è abituato a lavorare sodo mi farebbe rispondere che è quello che devo ancora raggiungere, ma in verità una cosa che mi rende proprio felice: è vedere la soddisfazione e la tranquillità di mio padre che guarda crescere questa azienda dopo anni di duri sacrifici.


Come ti piacerebbe definissero il tuo vino: artigianale, naturale, biologico, vino vero o.. ?
Mi basta che svuotino il calice e dicano che è molto buono, il resto lo garantisco io.


Con quale varietà d’uva non coltivata da te al momento ti piacerebbe misurarti? E quale varietà secondo te è immeritatamente ignorata? 
Mi piace da impazzire il Pinot Nero ma noi lavoriamo con Nero di Troia, Negroamaro, Primitivo, Aglianico Sangiovese, Montepulciano, Fiano e Falanghina e direi che basta cosi!


Oltre il vino le conserve e l'olio. Un'azienda agricola a tutto tondo come la tua che difficoltà ha in più di una che produce solo vino? 
La difficoltà più grande sta nelle diverse stagionalità dei vari prodotti. Non abbiamo solo la vendemmia in autunno, ma l’olio in inverno, i carciofi in primavera, i pomodori in estate per cui siamo sempre al lavoro.


Che rapporto hai con gli altri produttori del tuo territorio? Esiste una squadra e un interesse comune? 
Il rapporto con i colleghi è ottimo, nel segno del rispetto e della reciproca collaborazione. Il tempo per incontraci è sempre molto limitato per via del lavoro, il nostro impegno comune è programmare e provare a fare di più per promuovere la nostra terra insieme.


Come influisce il tuo lavoro sulla tua vita privata? I tuoi affetti e la tua famiglia sono fieri di te o ti avrebbero voluto “un colletto bianco” con orari di lavoro prestabiliti e senza stagionalità?
Sono felicissimi come me!



Si diventa vecchi ma mai quanto una vigna, che ci sopravvive. Dove ti trovo tra 20 anni?
Scherzando direi: alle Maldive a gestire un bar, come i più sognano, ma dico: nella mia vigna, sicuro!






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